Paura reale o percepita

Quando pensiamo alle persone di successo, pensiamo e vediamo solo il risultato finale. Ci fermiamo a guardare solo ed esclusivamente a quello che ora hanno. 

Ma siamo onesti: ci capita mai di chiederci come sia mai possibile che quel qualcuno, che non ha proprio niente più di noi, abbia potuto avere successo?

Ci capita mai di pensare quali sono stati i passi che ha fatto per arrivare dove è arrivato?

E magari pensiamo: io sono molto più intelligente! Su questo magari potremmo anche avere ragione, ma una cosa è certa: ogni persona ha delle potenzialità enormi, e non importa se sei più o meno intelligente di altri,  qui la vera domanda è se si è disposti a fare ciò che queste persone hanno fatto prima di avere tutto il loro successo. 

Dobbiamo ricordarci che il successo non si basa solo sull’avere una “grande idea” o sul saper cosa fare in momenti particolari della vita. Avere successo significa assumersi la responsabilità dei propri risultati, vivere la propria vita in linea con i propri valori. 

Ogni giorno migliaia di persone ha grandi idee, e un numero ancora maggiore ha una mente acuta e un’intelligenza brillante. Queste persone possono sapere esattamente cosa fare, ma cosa se ne fanno di tutta quella conoscenza, immaginazione e capacità, se sono troppo spaventate per trasformarle in una qualunque forma di azione reale?

La paura è un meccanismo naturale che ci ha permesso e ci permette di sopravvivere.  Nell’antichità, l’umanità doveva avere la piena e costante consapevolezza di ciò che accadeva nell’ambiente in cui viveva, la paura era certamente uno strumento utile per rimanere in vita. La paura ha uno scopo ben preciso.

Oggi la paura non è legata solo alla sopravvivenza corporea, ma anche alla sopravvivenza emotiva. Oggi la paura può essere molto limitante. La paura può essere reale, cioè vedo una tigre e in quel preciso momento il mio cervello si blocca, analizza e attiva la strategia scappa o attacca, oppure può essere paura immaginaria o percepita, cioè devo parlare davanti ad un pubblico, il mio cervello inizia ad immaginare tutto quello di negativo che mi può accadere e la sensazione di paura prende il comando e anche in questa situazione il cervello attua la sua strategia che spesso è quella della fuga.

Quando questo accade, tutte le nostre grandi idee si colorano di incertezza e di dubbio. Ma se vogliamo realizzare i nostri sogni, la paura percepita e immaginaria non può essere un ostacolo. Anzi deve essere gestita e la sua energia deve essere canalizzata nella giusta direzione. 

La paura può essere paralizzante. Può farci credere che non possiamo agire, che non dobbiamo agire, o che agire ci provocherà dolore. Ma anche se è quello che credi, e anche se in passato hai provato dolore, non devi lasciare che la paura si interponga tra te e il tuo sogno. Chi realizza il suo sogno, non è una persona che non ha paura, ma è una persona che agisce nonostante la paura. Sicuramente fa le giuste valutazioni, gestisce la paura canalizzando la sua energia nella direzione giusta.

Prova a rispondere a queste domande:
1- Quali sono state le tue più grandi paure o preoccupazioni?
2- Hai mai agito nonostante quelle paure?
3- Se hai agito, qual è stato il risultato una volta che hai agito?

Ricorda che la paura può essere la tua più grande alleata.


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