Buon Maggio.
Sincronicitàròt Maggio.
Carte uscite: 1) L’Appeso; 2) La Giustizia; 3) Il Matto.
Carta 1: se hai scelto L’Appeso non è certo il momento di smaniare e/o sgomitare. Quindi, anche se siamo nel cuore della Primavera, almeno per il calendario, il suggerimento del tuo arcano è di stare tranquilla/o. Niente fretta, fare le cose minime indispensabili, prendersi molti momenti di relax, meditare, fare yoga, verificare lo stato di salute di schiena, gambe, articolazioni e fare tutto ciò che serve per prendersene cura. Non è il tempo di esporsi, di prendere decisioni, di pretendere qualcosa, né dagli altri né da se’ stessi. E’ invece molto utile sviare il pensiero e/o propriamente dedicarsi a pratiche di meditazione che insegnino a zittire la mente rumorosa, l’emisfero sinistro, quello del chiacchiericcio che non è mai nel presente, ma sempre nel passato o nel futuro. Invertire tutte le priorità.
Carta 2: se ti è uscita La Giustizia: è tempo di mettersi a dieta! La prova costume è dietro l’angolo! Ah, ah ah, scherzo. O meglio, scherzo per la prova costume, ma mettersi un po’ in “regola”, non solo nell’alimentazione, è il suggerimento del tuo arcano di maggio. Tutto ciò che è relativo a contratti è in arrivo: devono rinnovarti il contratto di lavoro, cerchi un contratto di lavoro; cerchi un contratto d’affitto; devi regolare qualcosa di amministrativo e/o legale: tutto ciò che gira intorno a questi temi si attua nel mese di maggio. E tu, che puoi fare? Stare nelle regole, fare tutto con metodo, inviare curricula, organizzare le ricerche di quel che ti serve. E, come vedremo meglio dopo, L’Appeso suggerisce di invertire le priorità, Giustizia vuole che siano in ordine di..priorità. E dice: fai la lista di almeno 8 priorità, verifica bene, il numero in scaletta e poi concentrati SOLO sulle prime TRE.
Carta 3: è tornato a trovarci Il Matto e nella stessa identica posizione di Aprile. Sarà un caso???? Ah, ah ah, il caso non esiste mai, figuriamoci nei tarocchi. E così, mentre le due carte precedenti consigliano di meditare e fare ordine nei desideri, di stare fermi (Appeso) o di muoversi in maniera “misurata” (Giustizia) Il Matto ti suggerisce di non pensare proprio. Nessun ordine, nessuna priorità, se non quella dell’andare dove ti senti attirata/o. Nessun giudizio, nessuna paura, nessun senso di colpa: vai dove ti senti più leggera/o, dove ti guida il tuo sguardo, dove ti spinge una forza interna che nemmeno tu sai dove sia e cosa davvero voglia. Cerca leggerezza, non pazzia, sia chiaro. Chiedi al tuo sguardo, al tuo sesto senso: dove mi stai portando? Dove stiamo andando? E al momento giusto sarai già dove vuoi essere, avrai già capito dove la tua anima vuole che tu sia e tutto ti sarà già chiaro e dichiarato.
E adesso la lettura sincronica per tutte le persone collegate ora, nello stesso momento o che vedranno il video dopo o leggeranno il post: in un modo o nell’altro le persone che riceveranno questi input, sono in qualche modo collegate. Per questo ho chiamato la rubrica “SincroniciTàròt” per la legge di sincronicità che, ne sono fermamente convinta, vige nell’Universo.
Leggendo le carte uscite come una stesa a tre carte per il mese di maggio sono rimasta un po’ sorpresa: Appeso e Giustizia, seppure due degli arcani che amo di più, non li sento propriamente primaverili, poi è arrivato Il Matto: lui sì che è primaverile! E, se facciamo la somma, otteniamo Il Giudizio: legato alla Resurrezione e quindi alla Primavera.
Intanto, prima di dare le mie interpretazioni, voi cosa mi dite? Ti piace la carta che avete scelto? E la stesa intera, come la senti?
Ok, partiamo con la lettura: i suggerimenti degli arcani ci indicano di muoversi con cautela, di misurare le energie, di valutare e vagliare il presente: cosa stiamo vivendo? Qual è il nostro attuale nodo da sciogliere? Dove dobbiamo riportare equilibrio? E mentre facciamo tutte queste considerazioni, Il Matto e i tarocchi ci chiedono di procedere senza sensi di colpa, lasciando andare il giudizio, senza cercare di risolvere tutto laddove è sorto: nella “ragione” e nei condizionamenti familiari e sociali. Infatti, come diceva Einstein “non puoi risolvere il problema con la stessa mentalità che l’ha generato”. E allora: invertire posizioni e considerazioni; lasciar andare giudizi e sensi di colpa e soprattutto il passato familiare, rimanere fermamente ancorati al qui e ora; fidarsi del proprio istinto e di quanto la nostra ANIMA, non la mente e la ragione, ha deciso a suo tempo. Segui l’impulso specie se ti indica di ridere e di ascoltare la tua musica preferita. Specie se ti accorgi che ti stai muovendo in modo nuovo, come non avevi mai fatto prima. FIDATI DELLA TUA ANIMA.
maria cristina mambrini
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